Casa Mattei

TERRITORIO

Itinerari Francescani

G

reccio il santuario dove San francesco ha fatto il primo presepe Il Santuario sorge sul luogo che, secondo la tradizione, venne indicato da San Francesco. Inoltre, il Santo vi allestì nel 1223 il primo presepe, davanti al quale officiò la messa di Natale e dal quale deriva la tradizione del presepe. Sopra a questo preciso luogo venne costruita la Cappella del Presepe, intitolata a Santa Lucia e scavata nella parete rocciosa. Al suo interno è conservato un affresco quattrocentesco raffigurante la Natività. Nel complesso si trova, inoltre, il dormitorio con la cella in cui si ritirava San Francesco. La Chiesa, chiamata di San Bonaventura, risale al Duecento e custodisce gli originari seggi in legno e il leggio del coro. Il soffitto presenta una volta a botte decorata con stelle e la raffigurazione dell’Agnello Pasquale, mentre una parete è affrescata con l’immagine di San Francesco e un angelo. Sopra all’altare si trova un dipinto trecentesco rappresentante la Deposizione tra i Santi. Oltre a questi ambienti suggestivi, molti dei quali scavati nella roccia, si trova la chiesa edificata nel Novecento, all’interno della quale è allestita un’esposizione fissa di presepi. Rieti – Santuario di Fontecolombo Nel Santuario soggiornò San Francesco negli anni Venti del Duecento e qui scrisse la Regola dell’Ordine francescano che venne poi approvata nel 1223 da Onorio III. Il nome della località deriverebbe da una fonte che San Francesco vide mentre vi si erano fermate delle colombe. La Chiesa, intitolata a San Francesco e San Bernardino, venne edificata nel Quattrocento e nel Novecento venne aggiunto il portico antistante la facciata. L’interno è composto da una sola navata e da vetrate decorate Adiacente alla Chiesa si trovano il chiostro e il piccolo monastero. Al lato della Chiesa, inoltre, parte un sentiero, lungo il quale sono disposte delle ceramiche rappresentanti le stazioni della Via Crucis, che conduce all’Eremo. Al suo interno, San Francesco venne sottoposto alla delicata operazione agli occhi. Oltre l’Eremo si trovano la Cappella di Santa Maria, la Cappella di San Michele e il Sacro Speco, ovvero la grotta in cui San Francesco si ritirava in meditazione Santuario di Poggio Bustone – Sacro Speco L’itinerario che si percorre è in assoluto tra i più francescani: apre l’animo del pellegrino alla meditazione e alla contemplazione, proprio come accadeva a San Francesco al tempo della sua permanenza a Poggio Bustone, avvenuta nell’anno 1209. Joergensen scrive: “E se vogliamo comprendere a pieno Francesco d’Assisi, è indispensabile seguirlo in alto, su quella grotta isolata della montagna”.